Fobia Sociale ed Assertività

La Fobia Sociale o Disturbo d’Ansia Sociale è un disturbo emotivo molto diffuso (interessa circa il 9% delle donne e il 7% degli uomini, vale dire qualche milione di persone in Italia), spesso sottovalutato o confuso con la timidezza.

Convinte come sono da apparire agli occhi degli altri inadeguati, inopportuni e/o ridicoli, che il provare ansia in certe situazioni sia la prova di essere da meno degli altri, si preoccupano inoltre che la loro ansia sarà evidente per il fatto che potrebbe capitare di sudare, arrossire, avere conati di vomito, tremare o parlare con voce flebile e incerta a causa della tensione; prevedono di poter perdere il filo del discorso e non ricordare più nulla di ciò che avevano da dire o che non riusciranno a trovare le parole per esprimersi.

Prima ancora di vivere realmente determinate situazioni, profetizzano così di sentirsi umiliati e imbarazzati in modo insopportabile e inaccettabile.

Anche se una certa agitazione ed apprensione in situazioni sociali è del tutto comune, le persone affette da fobia sociale presentano quindi così tanta ansia che evitano la maggior parte delle situazioni sociali o vi si espongono con grande sofferenza.

La conseguenza  però è che in tal modo sviluppano o rinforzano una opinione di se stessi gravemente svalutativa (“non valgo, non sono all’altezza … etc…”) e allo scopo di assicurarsi la benevolenza e l’accettazione altrui, sviluppano comportamenti cosiddetti anassertivi, vale a dire, per esempio, eccessiva disponibilità (tipica la difficoltà a dire ‘no’), il sentirsi in obbligo di giustificarsi spesso ed oltre il necessario, la difficoltà a prendere le parti dell’una o l’altra persona in caso di conflitti e accese discussioni, etc. che finiscono per causare ulteriore disagio.

La terapia dimostratasi più efficace per l’ansia sociale è quella Cognitivo-Comportamentale che ha il suo fulcro nella contestazione delle idee e convinzioni che sono alla base del disturbo, sostenendo allo stesso tempo il paziente nella esposizione sistematica alle situazioni sociali temute, in modo che siano vissute in modo progressivamente più realistico, agevole e soddisfacente.

Trattamento psicoterapeutico

La terapia dimostratasi più efficace, considerata ormai il trattamento standard per l’ansia sociale, è quella Cognitivo-Comportamentale che ha il suo fulcro nella contestazione delle idee e convinzioni che sono alla base del disturbo (ad esempio, che il giudizio positivo degli altri sia indispensabile per se stessi e il proprio benessere) , in modo che il paziente possa modificare le proprie previsioni e considerare determinate situazioni come semplicemente spiacevoli e non drammatiche. Una volta che tali idee e convinzioni siano state sufficientemente indebolite e comunque il prima possibile, si incoraggia poi il paziente ad esporsi sistematicamente alle situazioni sociali considerate ansiogene, in modo che siano vissute in modo progressivamente più realistico, agevole e soddisfacente.