Disturbo Ossessivo Compulsivo

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo (conosciuto anche come DOC), è un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni.

Le ossessioni sono idee, pensieri, immagini ricorrenti e persistenti che affliggono la mente del soggetto in maniera invasiva, che il soggetto stesso giudica inaccettabili, insensati o comunque eccessivi, e che tenta di ignorare e allontanare in vari modi senza successo.

Esempi di ossessioni sono pensieri del tipo “Ora che ho toccato quell’oggetto caduto per terra sono gravemente infetto e devo lavarmi subito e ripetutamente le mani” oppure “Non devo pensare a cose brutte che potrebbero capitare a persone a cui voglio bene altrimenti succederanno veramente” o ancora “Potrei anch’io fare del male ai miei bambini come in quei casi che si raccontano in televisione.” e così via. Di fatto, si presentano come dubbi insistenti senza possibilità di soluzione.

Il problema non consiste nel pensare cose strane, bizzarre, oscene o assurde, come può succedere a chiunque, ma nella intensità e persistenza di tali pensieri, nel timore delle conseguenze temute per il solo fatto di aver pensato determinate cose, nella scarsa capacità di distinguere pensieri e ipotesi dalla realtà effettiva.

Le compulsioni sono azioni mentali e comportamentali che si manifestano in modo ripetitivo in risposta a un’ossessione. Sono una risposta al senso di disagio, di angoscia ed ansia, provocato dall’ossessione ed hanno lo scopo di prevenire e neutralizzare le conseguenze temute.

Esempi di compulsioni sono il lavarsi le mani ogniqualvolta si tocchi qualcosa o qualcuno per evitare possibili contagi, immaginare cose belle per neutralizzare pensieri considerati pericolosi, controllare in continuazione un determinato oggetto per essere sicuri che sia ancora lì, controllare di aver chiuso la porta di casa, il gas o l’acqua, o di non aver scritto parole blasfeme, ripercorrere un tragitto fatto in macchina per essere sicuri di non aver investito nessuno e così via.

Pur trattandosi di una problematica particolarmente insidiosa, la Psicoterapia Cognitivo Comportamentale è quella che può vantare, anche per questo disturbo, le migliori tecniche di trattamento e le più alte percentuali di successo, secondo le ricerche su evidenze di efficacia dei trattamenti psicoterapeutici

Trattamento psicoterapeutico

Il Disturbo Ossessivo Compulsivo può nel tempo risultare anche molto invalidante e tra le varie problematiche emotive è probabilmente la più complicata ad affrontarsi. Tuttavia, la psicoterapia cognitivo comportamentale è quella che può vantare, anche per questo insidioso disturbo, le migliori tecniche di trattamento e le più alte percentuali di successo, secondo le ricerche su evidenze di efficacia dei trattamenti psicoterapeutici. In particolare, come è tipico dell’approccio cognitivo comportamentale, si agisce  combinando la contestazione a convinzioni che sono alla base del disturbo (tipicamente, la convinzione che sia in nostro poter assicurarsi la totale e assoluta certezza che qualcosa di temuto non accada) a tecniche di modificazione del comportamento. In relazione a quest’ultime, nel DOC si procede con programmi di esposizione agli stimoli o situazioni che scatenano il disagio, insegnando a bloccando o ritardare la messa in atto dei comportamenti compulsivi (i rituali, i controlli etc.), in modo che il paziente possa sperimentare che non sono indispensabili per combattere l’ansia, potendo  così gradualmente, perlomeno in una certa ampia misura, liberarsene. La combinazione di interventi di modifica cognitiva ed esposizione comportamentale aumenta il tasso di miglioramento e la stabilità del cambiamento ottenuto.